Gambe e circolazione: dimmi che lavoro fai e ti dirò cosa fare

Gambe e circolazione: dimmi che lavoro fai e ti dirò cosa fare

Le professioni sedentarie o quelle che ci obbligano a restare per molte ore in posizione eretta, mostrano una maggiore correlazione con lo sviluppo di patologie alle gambe e dei piedi, perchè la postura sottopone la circolazione, i tendini, le articolazioni, le ossa, i legamenti e i muscoli a uno stress maggiore. Restare in piedi per lunghi periodi, crea un ristagno di sangue e di liquidi alle estremità inferiori con conseguente edema e dolenzia. Questa postura può facilitare l’insorgenza della fascite plantare, dell'alluce valgo, delle vene varicose e l'insufficienza venosa.

Quali le professioni maggiormente a rischio? E cosa si può fare per contrastare il problema? Ne abbiamo parlato con il professor Francesco Setacci chirurgo vascolare presso IRCCS Multimedica e presso la clinica Juneco di Milano City Life.  

Per evidenziare quali sono i principali problemi circolatori, possiamo prendere esemplificativamente in considerazione quattro tipologie professionali: l’assistente di volo, l’impiegata, la parrucchiera, l’hostess in fiera.

Le attività professionali che si svolgono principalmente ad alta quota, come la categoria degli assistenti di volo, associano il rischio correlato all’ortostatismo prolungato a quello relativo a continui e persistenti cambi di pressurizzazione. Nelle cabine degli aeromobili, nonostante vi siano in azione sistemi che riducono la compressione causata dall’altitudine, la quantità di ossigeno nel sangue è inferiore rispetto ai normali standard e per tale ragione il sangue è più denso, quindi aumenta il rischio di formazione di coaguli e conseguentemente di trombosi venose.

Per coloro quindi che lavorano ad alta quota è imperativo l’utilizzo di calze a compressione graduata proprio per evitare l’insorgere di tali complicanze (ne abbiamo parlato qui), ma è doveroso prendersi qualche minuto per compiere esercizi rotatori alle caviglie e di pompaggio sollevando i talloni.

Se si sta per la maggior parte del tempo sedute, come per esempio le cassiere o le impiegate cosa si rischia? Quali i problemi a fine giornata?

Tutte le professioni che contrariamente alle precedenti impongono invece una grande sedentarietà sono altrettanto pericolose proprio per la stasi di circolo che si viene a creare. Il sistema venoso lavora contro la forza di gravità portando il sangue verso l’alto e per di più lavora a bassi regimi di pressione, e se non è aiutato dall’attivazione della pompa muscolare può facilmente andare in crisi. Questo può determinare edemi periferici da stasi localizzati alle caviglie o addirittura estesi alla gamba.

Anche qui gioca un ruolo fondamentale qualche esercizio alle caviglie e l’utilizzo di calze elastiche preventive, magari a compressione forte, che aiutano il sistema venoso simulando l’azione della pompa muscolare.

Le professioni che obbligano un ortostatismo statico prolungato come le parrucchiere, sono tra le più dannose per il nostro sistema venoso e rappresentano uno dei fattori di rischio più determinanti per l’insorgenza di varici (vene varicose). La posizione ortostatica fissa comporta un notevole aumento delle pressioni ed andando a mancare l’attivazione muscolare si può creare con il passare del tempo uno sfiancamento delle pareti delle vene provocando la formazione di vene varicose a causa del conseguente danno valvolare. In questi casi al problema delle varici si associa molto facilmente e quasi sempre il gonfiore delle gambe. Anche qui la calza elastica a compressione graduata può essere determinante per migliorare il benessere e il comfort di gambe e piedi. Nei momenti di pausa rilassare le gambe alzando i talloni e sgranchire le caviglie è importante quanto mettere in scarico gli arti durante il riposo per favorire la decongestione dei fluidi.

Stare sempre in piedi vestendo calzature poco confortevoli per lunghi periodi e magari con tacchi alti, come ad esempio per le hostess o le indossatrici durante gli eventi fieristici, oltre ai rischi visti in precedenza può presentarsi un traumatismo locale determinato appunto dalle scarpe. Indossare calze preventive a compressione graduata con “tallone, punta e soletta” è indiscutibilmente una soluzione raccomandata. Anche in questo caso, nei momenti di pausa sollevare qualche minuto le gambe aiutandosi togliendo le scarpe e sgranchendo i piedi può alleviare il senso di pesantezza.

Secondo il Professore dunque, la compressione graduata delle Calze preventive è importantissima per la salute delle gambe in quanto previene l’insorgenza di vene varicose, combatte e annulla i sintomi di pesantezza agli arti inferiori e aiuta a prevenire l’insorgenza di edema periferico.

 

 
di Susanna Messaggio

 

SUGGERIMENTO: Se in gravidanza soffri di piedi, caviglie e gambe gonfie leggi questo articolo della dott.ssa Sara Notarantonio

 

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